I calciatori non sono modelli per i ragazzi: chiediamolo alla FIFA
Pubblichiamo il comunicato stampa che Nondasola ha inviato alla stampa locale il 28 Ottobre 2023, in risposta alla presa di posizione pubblica del Presidente dalla Reggiana Calcio a partire dal caso Portanova.
Ci stiamo prendendo la responsabilità di scrivere alla Lega Serie B e alla Fifa per chiedere se è vero che i calciatori non sono modelli per i ragazzi. Ci sembrerebbe molto strano che i vertici di queste istituzioni condividessero questa idea, visto che da anni nel mondo del calcio professionista si susseguono campagne contro la violenza sulle donne.
Come mai proprio i calciatori allora sono spesso i protagonisti di queste campagne? La risposta è ovvia ed è nella realtà che vivono i ragazzi e le ragazze tutti i giorni. Nessuno può far finta di ignorarla. Talmente evidente che FIFA e UEFA, massime istituzioni del mondo del calcio, hanno fatto propria l'Agenda ONU 2030, che ha tra gli obiettivi prioritari di sviluppo sostenibile l'eliminazione di ogni forma di violenza verso donne e ragazze. In sostanza hanno fatto proprio il concetto che calcio e calciatori sono potenti veicoli di messaggi e modelli per il mondo giovanile anche in un’ottica di prevenzione. Le società che tesserano i calciatori sono responsabili del tipo di messaggio veicolato. Da tempo squadre professionistiche e dilettantistiche di ogni sport hanno valutato di inserire nel proprio statuto un riferimento al comportamento dei propri tesserati anche fuori dal campo.
Mentre interpelliamo le massime istituzioni del calcio, evitiamo di domandare alla Corte Costituzionale se sia corretto servirsi della Costituzione per giustificare un affare calcistico. Sarà anche legale, ma ciò che è formalmente legale non sempre è anche etico. A noi sembra che in una città come Reggio, medaglia d'oro della Resistenza, usare la Costituzione per legittimare scelte discutibili sotto il profilo civico sia un oltraggio alla Costituzione stessa.