Afghanistan: D.i.Re lancia un appello per corridoi umanitari urgenti contro la violenza fondamentalista

Pubblichiamo e aderiamo al comunicato stampa della Rete nazionale dei centri antiviolenza D.i.Re pubblicato il 17 agosto 2021, sulla più che preoccupante presa di potere dei fondamentalisti islamici in Afghanistan, a seguito del definitivo ritiro del contingente USA dal paese. Un appello a intervenire tempestivamente con corridoi umanitari per contenere il dilagare della violenza in primis contro le donne, i/le minori e le persone che hanno collaborato con le forze internazionali.  

Le notizie che giungono dall’Afghanistan occupato dai Taleban sono molto preoccupanti per la sorte delle donne, dei bambini e delle bambine e di chiunque abbia collaborato in passato con gli occidentali e con il governo. Per questo è urgente predisporre misure per accogliere profughi e profughe, stabilendo corridoi umanitari affinché chi lo desidera possa lasciare il paese in sicurezza”. Lo chiede D.i.Re – Donne in rete contro la violenza, per voce della sua presidente Antonella Veltri.

"L’instaurazione di un regime basato sulla sharia, sul terrore e sul dominio patriarcale significa di fatto la perdita di tutte le conquiste ottenute faticosamente dalle donne afghane in questi 20 anni”, aggiunge Veltri, “in aperta violazione dei più fondamentali diritti umani. Per questo chiediamo all’Italia e all’Unione europea di agire rapidamente, aprendo canali diplomatici internazionali per cercare di prevenire quanto più possibile il rischio di violenze e abusi contro quella parte della popolazione identificata come filo-occidentale e dunque maggiormente a rischio”, afferma Veltri.

"La rete D.i.Re è pronta a fare la sua parte nell’ambito delle misure che il governo italiano intende prendere, per assicurare anche alle donne afghane accolte in Italia il supporto che i centri antiviolenza offrono a tutte le donne in situazione di violenza", conclude la presidente di D.i.Re.

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Venerdì 20 agosto 2021 - In piazza a fianco delle donne afghane

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