Per Michelle - Comunicato stampa di Nondasola

Pubblichiamo il comunicato stampa che Nondasola ha scritto a partire dal femminicidio della diciassettenne Maria Michelle Causo.

Il femminicidio di Maria Michelle Causo, una minorenne di Roma, ci colpisce e ci addolora in modo particolare. Quante Michelle abbiamo conosciuto nel nostro lavoro di prevenzione, quanti giovani diciassettenni, come il ragazzo che l’ha uccisa, abbiamo incrociato?

Questi due giovanissimi protagonisti di un feroce femminicidio hanno la stessa età dei ragazzi e delle ragazze che da oltre 23 anni, come NONDASOLA, incontriamo nel lavoro di prevenzione nelle scuole e che ci consegnano una realtà non esente da vessazioni psicologiche e violenza fisiche, quando noi adulti vorremmo invece immaginarli in relazioni d’amore/affetto, di serenità, di confronto, di dialogo aperto in cui stanno bene.

Incontriamo quotidianamente adolescenti che ci raccontano disagi e incertezze del vivere le relazioni a due, non facili, non paritarie, in cui molte volte prevale un comportamento proprietario verso l'altro, anzi più frequentemente verso l'altra. Un immaginario che va a riparare vuoti e inadeguatezze che non vogliamo vedere perché ci chiamano ad una responsabilità collettiva che ci riguarda. Quando non contrastiamo, ma confermiamo, modelli identitari di un maschile prevaricante e irruento, propenso all’azione violenta prima che alla riflessione emotiva, e di un femminile passivo, mite e incapace di decidere per sé, trasmettiamo rappresentazioni che sono già latrici di violenza.

Michelle è stata uccisa con diverse coltellate dal coetaneo e lasciata in un carrello a fianco di cassonetti dell’immondizia. Michelle non c’è più ma il suo corpo violato due volte, per le coltellate e per il disprezzo della sua giovane vita, urla nel silenzio il dolore di una vita interrotta ingiustamente, urla per tutte le donne vittime di uomini violenti e testimonia quanto sia indispensabile stare vicino a questi giovanissimi con pratiche mirate a riconoscere e accettare i loro vissuti emotivi perché possano maturare un comportamento di accettazione e accoglimento dell'altra/o e delle sue differenze.

E’ dalla valorizzazione delle differenze che la relazione trae ossigeno e cresce interiormente, mentre se le soffoca o le mortifica, si riduce a un tutt'uno indistinto e inconsapevole.

In questo sostanzialmente consiste e si invera un processo di prevenzione della violenza maschile sulle donne, nella prospettiva del cambiamento e del superamento della persistente cultura patriarcale che tuttora condiziona a vari livelli le relazioni tra i generi.

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